Può sembrare impossibile eppure possono bastare meno di venti anni di contributi per andare in pensione nel 2025.
Nel sistema previdenziale italiano i contributi sono determinanti per poter capire quando poter andare in pensione. Con venti anni c’è la pensione di vecchiaia raggiungibile per tutti, gli altri scivoli pensionistici prevedono il raggiungimento di una contribuzione maggiore o condizioni aggiuntive.
Tutti i lavoratori possono andare in pensione a 67 anni di età e con 20 anni di contributi accedendo alla pensione di vecchiaia. Chi non riesce a maturare così tanti anni di contribuzione allora dovrà attendere 71 anni di età. In alternativa ci sono diversi scivoli pensionistici che soddisfacendo specifiche condizioni permetteranno il pensionamento in anticipo o con meno anni di contributi. Per il 2025 sono state confermate l’APE Sociale, Opzione Donna e Quota 103 che prevedono rispettivamente 30/36, 35 e 41 anni di contributi versati.
Poi continuerà ad essere richiedibile la pensione anticipata contributiva dedicata ai lavoratori che rientrano nel sistema di calcolo contributivo, compiranno 64 anni di età e avranno maturato 20 anni di contributi. Qui ci sono delle condizioni aggiuntive come il raggiungimento di un importo minimo dell’assegno pensionistico. Possiamo continuare con la pensione anticipata ordinaria con 42 anni e dieci mesi di contributi (1 anno in meno per le donne) e la pensione precoci con 41 anni. Tutte cifre altissime, e chi ha poca contribuzione?
Ecco come andare in pensione nel 2025 con pochi contributi
Il caso più comune riguarda i lavoratori che hanno lavorato come autonomi e possono integrare i contributi tramite il computo della Gestione Separata. Potranno accreditare contributi previdenziali di diverse Gestioni INPS presso la Gestione Separata e poi calcolare l’assegno pensionistico con sistema contributivo. Per approfittare di questo scivolo bisognerà aver versato almeno un mese di contributi nella Gestione Separata INPS, avere un’anzianità contributiva di minimo 15 anni di cui 5 successivi al 1° gennaio 1996 e avere una carriera contributiva inferiore ai 18 anni prima del 31 dicembre 1995.
Soddisfacendo questi requisiti sarà possibile andare in pensione con meno di 20 anni di contributi nel 2025. In alternativa ci sono le tre Deroghe Amato che permettono il pensionamento con 15 anni di contributi e 67 anni di età (sono eccezioni dedicate solo a chi ha un determinata anzianità contributiva al 31 dicembre 1992, a chi ha l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria antecedente a dicembre 1992 e chi ha 10 anni di lavoro discontinuo in 25 anni) e la già citata pensione di vecchiaia raggiungibile a 71 anni con minimo 5 anni di contributi. Con 15 anni di contributi, poi, possono andare in pensione i lavoratori iscritti all’AGO (opzione contributiva DINI) a condizione che l’anzianità contributiva sia stata maturata alla scadenza del 31 dicembre 1995.