Meta, è lotta aperta agli utenti “somari”: d’ora in poi questi post sono penalizzati su Facebook

Meta cerca di ripulire il proprio social di punta da post spazzatura e da account finalizzati esclusivamente all’ottenimento della visibilità attraverso il riciclo dei contenuti.

Presto o tardi i social network vengono invasi da contenuti tendenzialmente uguali e da riproposizioni degli stessi post. Tale tattica viene utilizzata o da utenti che non hanno contenuti propri in grado di catalizzare l’attenzione del pubblico, da chi crea account fittizi che possano generare l’attenzione collettiva basandosi sulla riproposizione o la “collezione” di post altrui – ad esempio pagine tematiche che sfruttano trend – o dagli stessi utenti che creano più account per moltiplicare i follower.

pagina Facebook sovrastata dalla scritta "Banned"
Meta, è lotta aperta agli utenti “somari”: d’ora in poi questi post sono penalizzati su Facebook – istitutonervilentini.it

Tale pratica è ben evidente su Facebook, ma anche (e forse soprattutto) su Instagram e TikTok, dove gli account vengono spesso creati in serie e riempiti degli stessi contenuti, o per lo meno di quelli che hanno capitalizzato maggiore attenzione da parte degli utenti e possono replicare il successo.

Questo fenomeno non apporta solo un fastidioso effetto déjà-vu a quegli utenti che scorrono la propria bacheca, ma genera presto o tardi una sensazione di saturazione e noia che porta alcuni utenti a diradare la propria presenza sul social in questione fino all’abbandono.

Cosa più importante – lato utente – si tratta di account che sfruttano il lavoro di altri (rubandolo) per ottenere visibilità e possibili introiti, di fatto violando diritti di proprietà intellettuale e d’immagine. Una pratica insomma che se non punita può spingere molti content creator a migrare altrove per proteggere il proprio lavoro e la propria immagine.

Meta dichiara guerra agli utenti che copiano i post: cosa succederà d’ora in poi

Non è un caso che già da mesi Meta ha dichiarato di voler porre un argine a tale pratica da parte degli utenti e che dall’inizio del 2025 ad oggi ha già preso provvedimenti contro 500mila account che facevano un abuso del riciclo dei post altrui. Ciò che cambierà nel prossimo futuro è che l’azienda adotterà dei software e delle AI dedicate all’individuazione di post riciclati per prendere provvedimenti.

Mark Zuckerberg
Meta dichiara guerra agli utenti che copiano i post: cosa succederà d’ora in poi – Ansa Foto – istitutonervilentini.it

In pratica l’azienda ha intenzione di penalizzare gli account che non propongono nulla di originale, quelli ovvero che postano reiteratamente foto, video e post altrui senza applicare alcuna modifica sostanziale. Da un lato tale provvedimento serve a tutelare gli utenti e incoraggiare l’originalità, dall’altro ad impedire che l’esperienza su Facebook sia esclusivamente una riproposizione degli stessi contenuti.

I software dedicati all’individuazione degli account che copiano permetterà a Meta di applicare delle sanzioni senza necessità che questi vengano segnalati da altri utenti. In prima istanza tutti i contenuti dell’account colpito da sanzione verranno demonetizzati – impedendo dunque ai titolari di trarre profitto dai contenuti riciclati – contemporaneamente ci sarà una riduzione della visibilità dei post duplicati.

Tali misure dovrebbero essere maggiormente efficaci persino della sospensione degli account, poiché finora era sufficiente aprirne uno nuovo per replicare lo stesso modus operandi finché non arrivava il blocco da parte di Meta. Se invece i post duplicati non raggiugono altri utenti e non producono profitto non ha semplicemente senso utilizzarli.

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