Canone RAI: scadenza 15 novembre per pagarlo fuori dalla bolletta

Canone RAI, c’è una scadenza importante nei prossimi giorni e in particolare il 15 novembre per pagare fuori dalla bolletta

Ogni volta che apriamo una bolletta e ci sorprendiamo del prezzo da pagare, tra le specifiche c’è spesso una voce che irrita la maggior parte: il canone RAI. Da diversi anni a questa parte, ormai, tale imposta viene inserita automaticamente attraverso il pagamento delle utenze della luce a differenza di un tempo quando invece si procedeva con bollettino a parte. Motivo che ha reso questo pagamento ancor più indigesto di recente.

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Scadenza Canone RAI – Istitutonervilentini.it

Ma come nasce il canone RAI?

Il canone RAI nasce nel 1938 come tassa di concessione governativa sulla ricezione di trasmissioni radiotelevisive, per sostenere la diffusione culturale e informativa nel Paese. All’inizio era una tassa riservata solo alle radio; la televisione sarebbe arrivata solo negli anni ’50, trasformando questa imposta in uno strumento di supporto alla TV di Stato. Da allora, il Canone RAI è stato rinnovato e adattato, riflettendo i cambiamenti nella fruizione dei media e l’importanza crescente della televisione come mezzo di informazione. Oggi il canone è una tassa annuale che finanzia i servizi offerti dalla RAI, garantendo la produzione di contenuti che spaziano dalle notizie agli spettacoli, passando per cultura e intrattenimento.

Pagamento Canone RAI: chi è esentato e come funziona

Dal 2016, per semplificare e ridurre l’evasione, ricollegandoci a quel che stiamo dicendo il pagamento del Canone RAI è incluso nella bolletta elettrica per chi possiede un apparecchio televisivo. È un sistema che associa il possesso della TV al pagamento dell’elettricità, presupponendo che la maggior parte delle famiglie italiane abbia almeno un televisore. Così, il costo del Canone viene suddiviso in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre, e appare automaticamente sulla bolletta. Tuttavia, non tutti sono tenuti a pagare questa tassa. Il Canone RAI non si applica a chi non possiede un televisore e a chi rientra in alcune specifiche categorie esentate.

Per legge, sono tenuti a pagare il Canone RAI tutti i nuclei familiari residenti in Italia che possiedono uno o più televisori. Tuttavia, esistono eccezioni. Le principali esenzioni sono rivolte a:

  • Chi non possiede una televisione: se non hai un apparecchio TV, puoi presentare una dichiarazione sostitutiva per ottenere l’esenzione.
  • Anziani over 75 con reddito inferiore a una certa soglia (attualmente intorno a 8.000 euro).
  • Diplomatici e militari stranieri.

Se rientri in queste categorie, puoi richiedere l’esenzione con un’apposita domanda. Anche se a molti sembra un processo burocratico, per chi ha diritto è un’opportunità importante per risparmiare.

Canone RAI: gli anziani possono pagare anche così

Rai sede
Canone Rai, entro il 15 novembre si può presentare la richiesta (Foto da Ansa) – Istitutonervilentini.it

Molti anziani possono scegliere un’opzione di pagamento alternativa: il Canone RAI può infatti essere detratto direttamente dalla pensione. Questo metodo rappresenta una comodità per i pensionati, che possono evitare di doversi preoccupare della bolletta o di altri metodi di pagamento. È una soluzione offerta soprattutto a chi vuole semplificare la gestione delle proprie spese mensili. Per attivare questa modalità, occorre fare richiesta all’INPS, indicando il desiderio di versare il Canone RAI attraverso una detrazione diretta dalla pensione. È un’opzione che molti non conoscono, ma che può rivelarsi utile per una gestione più pratica delle finanze.

Per chi intende richiedere l’addebito del Canone RAI sulla pensione nel 2025, è importante ricordare che la domanda deve essere presentata entro il 15 novembre 2024. Questa scadenza è fondamentale perché permette all’INPS di organizzare in tempo le trattenute, che inizieranno a partire da gennaio dell’anno successivo. Se il termine del 15 novembre viene superato, la richiesta non sarà considerata valida per il 2025, e il canone verrà addebitato regolarmente sulla bolletta elettrica.

Quando va in prescrizione il Canone RAI

Il Canone RAI, come altre tasse patrimoniali, ha una prescrizione di 10 anni. Questo significa che, se il pagamento non viene richiesto o eseguito entro questo arco di tempo, la somma dovuta non può più essere legalmente esatta. Di conseguenza, dopo 10 anni, un eventuale debito relativo al Canone RAI decade, e il contribuente non è più obbligato a pagarlo. Per esempio il mancato versamento del Canone per l’anno 2014 non sarà più esigibile a partire dal 2024.

Questa prescrizione offre un limite temporale a eventuali richieste di pagamento arretrate, stabilito dal Codice Civile italiano e applicato anche al Canone RAI, che viene considerato un’imposta patrimoniale. Tuttavia è importante notare che il termine di prescrizione si interrompe se il contribuente riceve una notifica ufficiale di sollecito di pagamento o un avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate. In questi casi, il termine di 10 anni riparte dal momento della notifica.

 

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