Assegno unico INPS: se fai questo errore troverai solo 57€ dopo Natale

Per continuare a percepire l’Assegno Unico Universale anche durante il 2025, i beneficiari dovranno seguire una determinata procedura.

Le famiglie che hanno percepito l’Assegno Unico Universale nel 2024 potranno continuare a beneficiare del contributo, confermato dal Governo, anche durante il prossimo anno. Per ricevere le somme, non sarà necessario presentare una nuova domanda, ma sarà importante seguire una specifica procedura.

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Assegno unico INPS: se fai questo errore troverai solo 57€ dopo Natale (Istitutonervilentini.it)

In caso contrario, l’Inps erogherà solo l’importo minimo spettante per la misura, ossia 57 euro che, per via della rivalutazione secondo i dati Istat, salirà nel 2025 a 57,45 euro. Vediamo nel prossimo paragrafo, dunque, cosa dovranno fare i nuclei familiari per poter ricevere le somme spettanti e non subire una riduzione dell’Assegno Unico Universale.

Assegno Unico Universale, cosa fare per continuare a percepire la misura nel 2025

L’Assegno Unico, contributo riconosciuto alle famiglie per i figli dal settimo mese di gravidanza al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili, verrà erogato anche durante il prossimo anno con alcune modifiche.

Per continuare a ricevere gli importi anche nel 2025, come spiega l’Inps, non sarà necessario inoltrare una nuova richiesta, ma sarà fondamentale trasmettere l’Isee aggiornato così da permette all’Istituto di previdenza sociale di calcolare gli importi spettanti. L’Isee 2024, difatti, scadrà il 31 dicembre e il contribuente dovrà procedere con il rinnovo che può essere effettuato online attraverso il portale Inps o rivolgendosi ad un Caf o un patronato compilando la Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

La nuova certificazione che indica la situazione reddituale di un nucleo familiare potrà essere richiesta già da gennaio 2025. L’invio dei nuovi Isee per l’Assegno Unico, che deve essere effettuato dai genitori così come per la domanda, dovrà avvenire entro il 28 febbraio.

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Assegno Unico 2025, cosa fare per continuare a percepire la misura (Foto da Ansa) – Istitutonervilentini.it

Ricordiamo che l’Isee 2025 sarà calcolato tenendo conto dei dati reddituali e patrimoniali relativi all’anno 2023 e saranno esclusi i titoli di Stato il cui valore non supera la soglia dei 50mila euro.

Se il contribuente non invia l’Isee aggiornato, l’Inps procederà erogando gli importi minimi previsti per la misura che, come di consueto verranno aggiornati per effetto della rivalutazione basata sul tasso di inflazione accertato dall’Istat (per il 2025 pari allo 0,8%). Nello specifico, dunque, il contributo minimo passerà da 57 a 57,45 euro, mentre il massimo erogabile da 199,40 a 200,99 euro.

Le prime mensilità aggiornate dell’Assegno Unico verranno erogate a partire da febbraio, ma solo per chi ha presentato il nuovo Isee entro il 31 gennaio, per chi inoltrerà la certificazione in seguito gli importi spettanti verranno erogati come arretrati con le mensilità successive.

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