La Rai ha deciso di fermare la trasmissione solo dopo due mesi dal suo inizio. La decisione è arrivata in queste ore: ecco i motivi.
È tempo di cambiamenti a viale Mazzini, ma non per quanto riguarda la programmazione natalizia, che porterà al consueto stop di alcune trasmissioni, mentre altre proseguiranno come di norma. Nelle ultime ore, i vertici dell’azienda hanno deciso per uno stop che ha colto alla sprovvista il pubblico.
Questi mesi sono stati positivi in casa Rai per quanto riguarda i dati Auditel, visto che le trasmissioni hanno avuto quasi sempre la meglio sui competitor. Tuttavia, ci sono alcuni programmi che non hanno confermato le aspettative. In particolare, i dirigenti hanno deciso di chiudere una trasmissione su Rai 2 dopo soli due mesi di messa in onda. La decisione è stata presa in queste ultime ore, a pochi giorni dalla pausa natalizia.
Chiude la trasmissione di Rai 2: il motivo dello stop
In questa stagione televisiva, la Rai ha dovuto fare a meno di importanti personaggi che lo scorso anno sono stati grandi protagonisti delle reti. Mentre Amadeus è stato sostituito egregiamente da Stefano De Martino al timone di Affari Tuoi, non si può dire la stessa cosa in merito ai sostituti di Fiorello nella mattina di Rai 2.
Come è stato riportato anche dal blog di Davide Maggio, la Rai ha deciso di chiudere Binario 2, il programma pensato per sostituire lo show Viva Rai 2 condotto da Fiorello per due edizioni. A quanto si apprende, la decisione dei vertici è arrivata per via degli ascolti poco edificanti, visto che il programma si è attestato intorno al 2% di share e, quindi, dopo soli due mesi si avvia verso l’archiviazione.
Il morning show era stato affidato a Andrea Perroni, Carolina Di Domenica e Gianluca Semprini che, a quanto pare, non avrebbe convinto il pubblico. La Direzione Intrattenimento Day Time ha fatto sapere che la trasmissione chiuderà venerdì 20 dicembre, quando andrà in onda l’ultima puntata, e non riprenderà dopo le festività natalizie.
La direzione Rai ha parlato di “un esperimento altamente innovativo”, visto che lo show andava in onda all’interno di uno studio collocato alla stazione Tiburtina di Roma. Hanno provato a creare un unicum nella storia dell’azienda e per questo si sono presi il rischio di poter puntare sul format. Tuttavia, i dirigenti hanno però fatto i conti non solo con l’Auditel, ma anche con i costi elevati di produzione.